La bussola
Vi è al mondo una strada, un'unica strada che nessun altro può percorrere salvo te: dove conduce? Non chiedertelo, cammina!
(F. Nietzsche)
Ciascuno di noi è a suo modo unico e ha qualcosa - una qualunque cosa, per piccola che sia - che nessun altro può dare.
Un giorno, in stazione, sono finito su una piastrella che riportava la seguente iscrizione: "Tutti i passi che hai fatto nella tua vita ti hanno portato qui, ora".
Molto illuminante ma si può addirittura esterderlo: tutto quanto accaduto dal Big Bang alla nostra nascita ha prodotto quell' evento unico e irripetibile che ciascuno di noi è.
Vista così, vista l'innumerevole quantità di combinazioni che ha generato ciò che siamo, credo che la cosa peggiore che possa accadere è che quel tentativo, così miracolosamente venuto alla luce, rinunci ad essere quel che è.
La natura gioca coi grandi numeri. Prova infinite combinazioni: qualcuna funziona, qualcuna no ma, come disse qualcuno, non esistono esperimenti falliti: al massimo ci sono esperimenti che restituiscono risultati inattesi. E anche un risultato inatteso è una informazione utile a saperne di più: quanti fallimenti prima dell'aereo dei Wright? E avremmo avuto quell'aereo senza i tentativi precedenti?
Cosa sarebbe successo se Van Gogh avesse scelto una vita tranquilla e avesse fatto il grafico pubblicitario? Un successo per lui, forse, una perdita per l'umanità. E cosa sarebbe successo se Warhol avesse invece rinunciato a fare il grafico pubblicitario per dedicarsi a dipingere paesaggi? Stesso discorso.
Meglio perdere indossando la propria maglia che vincere indossando la maglia della squadra avversaria e nessuno può davvero dire cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, quindi - nel dubbio - c'è una sola cosa da fare: sbagliare a modo nostro, fare ciò per cui siamo nati.
Tutto questo abbiamo provato a dirlo in questa canzone: La bussola